La collana CROCEVIA, edita dalle Edizioni Paoline e diretta da Marco Guzzi, nasce dal presupposto che attualmente ci troviamo in una fase storica di enormi trasformazioni, addirittura di svolta antropologica, e che purtuttavia manchino spesso chiavi interpretative adeguate, sia in ambito laico che cristiano, per attraversare questo tempo in modo positivo, come tempo propizio per l’emersione di una nuova figura di umanità.
CROCEVIA si rivolge perciò a quel vastissimo pubblico, continuamente in crescita, che sta cercando risposte al proprio smarrimento interiore e che spesso non si sente affatto rappresentato dalle proposte della cultura dominante.
CROCEVIA si rivolge a questi milioni di italiani in ricerca, credenti e non credenti, e si pone perciò al crocevia tra assenza di fede e necessità di rinnovamento della fede; al crocevia dei tempi e dei saperi; al crocevia delle discipline e dei linguaggi: lì dove appunto sta germogliando la sintesi nuova di umanità che preme in ciascuno di noi.
Marco Guzzi
La Svolta
La fine della storia e la via del ritorno
Paoline 2022, pagg.296.
L’idea di una rigenerazione del tempo, strettamente legata a una rinascita individuale e collettiva, costituisce il fondamento della Svolta cui fa riferimento il titolo. Questi tempi, in cui tutti facciamo esperienza di un ciclo epocale giunto al suo compimento, portano con sé il movimento salvifico di una Svolta, cui l’essere umano è chiamato a corrispondere con una rivoluzione radicale dell’intero orientamento conoscitivo, emotivo e pratico dell’esistenza. Alla luce di queste convinzioni viene preso in considerazione il pensiero di alcuni autori che ne sono stati in un certo senso gli anticipatori, tra i quali Martin Heidegger, Paul Celan, Arthur Rimbaud.
Francesco Cannella, Tonino Cantelmi, Fabio Lorenzetti (sacerdote), Marco Guzzi
Transizioni profetiche:
prospettive di rinascita in un cambio d’epoca
Paoline 2022, pagg. 149, Euro 14
Il testo, scritto a quattro mani, ha come filo conduttore l’affermazione di papa Francesco: «Non siamo in un’epoca di cambiamento, ma in un cambiamento d’epoca». Mentre la Chiesa è impegnata nel cammino sinodale, la nostra era si sta caratterizzando sempre di più come un momento di grande transizione. Emerge il desiderio di autenticità per vedere realizzati valori che, per troppo tempo, sono stati proclamati, ma non adeguatamente incarnati. Per realizzare questo percorso, gli Autori propongono un ritorno alle origini, a Cristo, nuova umanità, e l’apertura a una stagione di creatività culturale che sappia parlare a un ampio pubblico, per aggregare il popolo degli esclusi, sempre più numerosi.
Marco Guzzi
Non vedi che già sorge il nuovo Giorno?
Rivoluzione e Iniziazione
Paoline 2021, pagg. 258, Euro 18
Anche se proprio non sembra,
la luce del Giorno già rallegra
le tinte più fosche
dei cuori e della storia.
E chi non è di questo mondo
torna a vincerne le tenebre
dentro e fuori di noi
allegramente.
Marco Guzzi
La vita è l’opera – Una biografia
a cura di Francesco Marabotti
Paoline 2020, pagg. 282, Euro 18
Ho trovato la risposta alla classica domanda: quale libro porteresti su un’isola deserta?
Porterei La vita è l’opera di Marco Guzzi, a cura del bravo Francesco Marabotti, pubblicata di recente da Paoline editore per la collana Crocevia.
In un certo senso su un’isola deserta ci sto già: è casa mia, nella bufera del coronavirus; e ciò rende la mia risposta ancor più attendibile.
Conosco Marco dal 2007 e ho letto quasi tutti i suoi libri, da quelli di poesia e di filosofia ai cosiddetti manuali; credo che questo sia il migliore perché li riassume tutti, e li trascende.
Marco è un prototipo di artista a cavallo fra ventesimo e ventunesimo secolo, e un prosecutore dei maestri cui dichiara di ispirarsi: Nietzsche, Heidegger, Holderlin, Rimbaud, Yogananda, Etty Hillesum. Marco condivide il loro anti-accademismo, la furia aurorale, l’audacia, la capacità di rompere gli schemi e la presa.
Non è un intellettuale bensì un uomo d’azione calato nel pensiero, che ti afferra e ti scuote… con dolcezza. Ha capito con netto anticipo la direzione della nostra civiltà e ha tentato in maniera via via sempre più lucida e consapevole di creare un’opera vivente, non una teoria bensì una prassi, non una formula bensì un luogo (scriveva Rimbaud di cercare “il luogo e la formula”).
D’altronde, nel cammino ricco e accidentato della sua esistenza, dagli studi universitari all’attività radiofonica, dall’avventura della pubblicazione al novum dei gruppi, è possibile rintracciare un filo che tiene tutto unito, tutto cucito; il fil di ferro della coerenza rivestito dalla seta della fiducia (della fede).
Marco è sempre stato ciò che è, ed è ciò che è sempre stato, ecco il motivo per cui sostengo che La vita è l’opera realizza il suo apice. Qui si manifesta compiutamente la chiamata cui Marco ha obbedito fin da ragazzo; e se è vero che egli possiede qualità spiccate e che ciascuno di noi ha il proprio personalissimo destino, è altrettanto vero che l’esempio di Marco può assumere una valenza universale.
La sorte ci ha deposti in un cerchio; è un cerchio più o meno esteso, e all’interno del cerchio siamo liberi. Sussiste cioè una libertà essenziale, né tocca a noi adesso interrogarci oltre o troppo.
Dunque può accadere che un bambino ferito, con un padre assente e una madre sofferente, riesca a rovesciare i problemi a suo favore, inventandosi una magnifica impresa creativa; e poi, non pago, decida di raddoppiare e triplicare la posta in palio, trasformandosi nella persona che sperava d’incontrare e non ha incontrato.
Una lezione importante, resa più vivida dalle difficoltà sopportate per raggiungere il traguardo (che non è raggiunto, che mai sarà raggiunto, che è sempre avanti e appunto perciò è reale).
Marco racconta le crisi, gli abissi e gli smarrimenti con l’asciuttezza di un ciocco di legno che arde nel fuoco. Questa sintesi fulminea di un vissuto e di un sapere è, io credo, una delle qualità che gli hanno permesso di creare un nuovo movimento del pensiero. Le altre qualità, essendo Darsi pace un’opera in atto, mi sembrano quelle proprie dell’artista: la perseveranza, la passione, l’umiltà, la capacità di non disgiungere mai il talento dalla vocazione.
Mi soffermo in chiusura su quest’ultimo, cruciale punto. Tutti abbiamo un talento ma pochi fra noi (sembra strano, vero?) sono disposti a pagare il prezzo per individuarlo, estraendolo dal caos come si estrae una pepita d’oro dal fango; e ancora meno sono quelli disposti a coltivarlo; sono davvero pochissimi infine quelli che, una volta individuato e coltivato il proprio talento, sono disposti a non tradirlo. Forse in un simile tradimento alberga la peggiore delle trappole: controfigurare sé stessi (per usare un termine caro a Marco) pur di illudersi di essere felici. Invece non lo saremo. Poiché anzi il talento senza bussola è la via più sicura per perdersi, ci ritroveremo d’un tratto distanti dalla nostra verità; molto, molto distanti, prigionieri del vetro opaco della menzogna.
La vita è l’opera, ad ogni pagina, ad ogni rigo, ci ricorda che abbiamo un compito ben preciso da svolgere, subito: infrangere quel vetro e diventare ciò che già siamo e che abbiamo dimenticato di essere.
Recensione di Enrico Macioci
Marco Guzzi
Dizionario della lingua inaudita
Paoline 2019, pagg. 360, Euro 18
Quando un intero ciclo storico si compie e un altro fatica ad iniziare,
il compito primario consiste nel ridare un significato vivo alle parole,
sottraendo il pensiero umano all’usura e all’insignificanza.
Oggi più che mai, perciò, nel frastuono di un passaggio antropologico senza precedenti, urge elaborare un linguaggio che sia la lingua madre dell’umanità che in questo vortice dei tempi sta nascendo. Dobbiamo aiutare questa nostra umanità ancora bambina a parlare, come se fosse per la prima volta, magari balbettando e sbagliando a volte i verbi e i sostantivi.
Ecco perché mi sembra necessario iniziare a formulare un nuovo Dizionario della Lingua Inaudita, che non può che essere aforistico e frammentario, in quanto il nuovo linguaggio si va formando in noi giorno dopo giorno, direi parola per parola, e fuori da ogni controllo sistematico o pretesa enciclopedica.
Marco Guzzi
Alla ricerca del continente della gioia
Paoline 2019, pagg. 160, Euro 14
“La rivoluzione interiore
la rivoluzione culturale
e la rivoluzione democratica
in atto
sono lo stesso movimento
rivoluzionario. Il XXI secolo
è la scena
di questo sommovimento planetario.
E questa è una buona notizia.
L’unica sorgente della vera gioia.
………………………………………………………
Stiamo attraversando la più profonda crisi antropologica
di tutta la nostra storia umana.
Stiamo ridisegnando perciò i lineamenti stessi della nostra umanità,
e tutto di conseguenza, la morale come il diritto, le religioni come la democrazia,
vivono un travaglio senza precedenti,
mentre gli allarmi climatici quotidiani e gli sviluppi vertiginosi delle tecnologie
ci tengono immersi in un clima apocalittico.
Molti studiosi parlano da tempo di catastrofe planetaria,
ed in effetti il mondo sembra rovesciarsi da capo a fondo ogni giorno di più.
In questo libro si tenta di mostrare che questa può essere una buona notizia,
a condizione che ci si predisponga a radicali mutamenti mentali, culturali, e politici.
Solo una nuova umanità infatti, molto più consapevole,
potrà orientare i processi in atto e trasformarli in un’immensa e gioiosa rivoluzione culturale”.
Marco Guzzi
Facebook il profilo dell’Uomo di Dio
Paoline 2017, pagg. 192, Euro 14
Questo libro nasce da un esperimento reale:
tentare su Facebook una comunicazione alta,
ma al contempo popolare,
proporre un linguaggio semplice, ma forte,
sintetico, ma denso di significati.
Volevo fare della Pagina del movimento “Darsi pace”
un luogo in cui le persone potessero trovare conforto,
rallegrarsi, e a volte addirittura illuminarsi.
Volevo tentare un uso spirituale, missionario,
di un social network che sta degenerando
nella violenza verbale, nel narcisismo più infantile,
nella chiacchiera.
L’esperimento è riuscito, in meno di due anni
abbiamo aggregato migliaia di nuove persone
che hanno iniziato a dialogare
senza gridare, senza insultarsi, cercando insieme
quelle parole inaudite e fiammeggianti
che aspettano di irrompere nella storia
per rinnovare una civiltà inaridita.
Marco Guzzi
Fede e Rivoluzione
Un manifesto
Paoline 2017, pagg. 192, Euro 14
Mai come oggi sembra divenire tanto urgente
una profonda rivoluzione culturale e politica,
e mai come in questi ultimi decenni
l’ Occidente sembra paralizzato e incapace di
produrre idee e progetti
adeguati alle sfide planetarie in atto.
In questo libro si prova a mostrare
che tutte le direzioni evolutive della modernità
non possono proseguire
se non rigenerandosi alle proprie fonti,
e cioè alla speranza cristiana del Regno.
Ciò implica però anche una radicale purificazione
della stessa fede cristiana
che si sta liberando e si dovrà ancor più liberare
da tutti gli elementi distorti e violenti
che hanno sfigurato e depotenziato
la sua incarnazione nella storia.
Una fede messianica più personalmente realizzata
sta per divenire la sorgente spirituale
di una rivoluzione antropologica senza precedenti.
Marco Guzzi
L’insurrezione
Dell’umanità nascente
Paoline 2015, pagg. 300, Euro 17
E’ tempo di insorgere/risorgere
dalle ceneri di una civiltà in stato terminale.
E’ tempo di tornare a contestare
radicalmente questo mondo
per creare le prime fioriture del nuovo.
E’ tempo di distruggere il regno della menzogna
in noi e fuori di noi,
per ripiantare semi di verità nel deserto dei cuori.
E’ tempo di nascere.
Un’ intera figura di umanità si sta consumando
e un’ altra sta tentando di nascere.
Questo libro fa risuonare ancora una volta
un Appello che da almeno due secoli
tutti i grandi poeti e pensatori e scienziati e ricercatori spirituali
hanno lanciato: un mondo sta per davvero finendo,
in quanto è un’ intera modalità di essere umani sulla terra
che si sta esaurendo in ciascuno di noi,
tra guerre mondiali e crisi esistenziali.
Le menti più illuminate però
ci ripetono anche che in questa fine
siamo tutti chiamati a riconoscere e ad incarnare
i tratti di un volto nuovo e inedito dell’uomo,
e perciò a insorgere contro la figura morente
che tuttora domina dentro le catastrofi
che continua a produrre.
Marco Guzzi
Imparare ad amare
Un manuale di realizzazione umana
Paoline 2013, pag. 256, Euro 15
Tutte le tradizioni religiose ci ripetono da millenni che l’essere umano si realizza solo amando ed essendo amato. Anche la ricerca psicologica ci conferma che la nostra sofferenza deriva in gran parte da ferite inferte al nostro bisogno di amare e di essere amati. Eppure amare sembra diventare sempre più difficile. Le relazioni affettive diventano fragili e inconsistenti. Mentre una cupa depressione ci segnala quanto poco amiamo perfino noi stessi.
E’ venuto il tempo di comprendere che imparare ad amare è l’unico scopo, il senso ultimo di tutta la nostra esistenza terrena. Ma è anche venuto il tempo di superare ogni retorica e ogni sentimentalismo per capire che imparare ad amare è un vero e proprio lavoro su noi stessi, sulle nostre paure e sui nostri desideri, ma anche su tutte le concezioni religiose o antireligiose che orientano il nostro pensiero. Imparare ad amare sta diventando l’impegno più urgente per un radicale rinnovamento della nostra umanità in questa travolgente ed entusiasmante svolta dei tempi. Questo libro ci offre un metodo preciso per muoverci in questa direzione.
Il cuore a nudo
Guarire in dialogo con Dio
Paoline 2012, pag. 152, Euro 13
“Nelle grandi fasi critiche della vita e della storia, quando non abbiamo più risposte sufficienti a placare il nostro smarrimento, possiamo rimetterci in ascolto.
Possiamo rimetterci in viaggio.
In questi momenti ritroviamo il gusto del silenzio, e forse scopriamo che molti spazi nuovi si aprono nelle profondità del nostro cuore.
Scopriamo che una sapienza amorosa ci abita, e può illuminarci.
Noi tutti stiamo vivendo, sia a livello personale che a livello storico e planetario, un momento estremo, una fase terminale, che può però manifestarsi come nuovo inizio, ricominciamento.
In questo libro l’autore racconta il processo della propria crisi rigenerativa, fa partecipe il lettore di quei dialoghi interiori, attraverso i quali la luce dello Spirito ha saputo curare le sue ferite, e benedire tutti gli ambiti della sua esistenza.
Il lavoro e le relazioni affettive, infatti, il rapporto con la morte e con la disperazione, le forme dell’autorità e del servizio, la misura delle nostre parole, tutto richiede oggi di essere benedetto, di essere ripensato in dialogo con il nostro Principio, con il Dio-Amore che vuole salvarci.”
Dalla fine all’inizio
Paoline 2011, pag. 158, Euro 13
L’essere umano si sta trasformando velocemente, e da più parti si parla da tempo di svolta antropologica. Ma ancora ci manca una interpretazione adeguata di cosa stia realmente accadendo, della direzione di questi mutamenti radicali.
Forse è tempo di arrischiarne una.
Forse il nostro è un tempo “apocalittico”, proprio in quanto ci si sta “rivelando” in modo abbastanza evidente il senso di tutte le crisi che abbiamo attraversato lungo il XX secolo, e che continuano a rendere la nostra esistenza molto fluida e incerta.
E’ tempo di riconoscere in tutte queste crisi la faticosa emersione di un’unica e straordinaria opportunità di liberazione ad ogni livello, e di uscire così definitivamente dalla fase depressiva del ciclo trasformativo.
E’ tempo di prendere l’onda travolgente del XXI secolo con la grazia del surfista che sa sfruttarne al meglio tutta la potenza.
E’ il giusto tempo cioè per ricominciare.
La crisi del maschio e della femmina
La crisi delle identità nazionali e religiose
La crisi del matrimonio e dei partiti
La crisi esistenziale e morale
La crisi della cultura e della comunicazione di massa
La crisi dei nostri corpi e dei nostri orari strozzati
La crisi di tutte le agenzie formative
La crisi della chiesa e della famiglia
La crisi della scuola e dell’università
La crisi del mondo
E’ UNA CRISI DI CRESCITA!
RALLEGRIAMOCENE
E PRENDIAMO CON GIOIA
COME SURFISTI
LA GRANDE ONDA EVOLUTIVA
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Massimo Diana
La saggezza delle fiabe
Paoline 2010, pag. 131, Euro 12,50
Le fiabe raccontano la nostra storia, non parlano d’altro che degli eterni e universali conflitti che ciascuno di noi incontra nel divenire se stesso, nel suo quotidiano costruirsi in umanità. Esse non stancano di ripeterci che anche l’impossibile può divenire realtà e ci dicono che, certamente, una meta di pace, di pienezza e compimento, di felicità, esiste, ed è a portata di mano.
Siamo in un momento storico di grandi trasformazioni. Ed è proprio nei momenti-chiave della nostra storia personale e collettiva che è utile, e a volte necessario, ritornare alle origini e attingere alla sapienza che è custodita nelle radici: le fiabe racchiudono in loro qualche scintilla di questa ancestrale saggezza. Ma proprio le immagini senza tempo delle fiabe costringono ad un approccio che deve andare oltre le divisioni e le separazioni tra discipline, linguaggi e saperi.
Le fiabe si comprendono attraverso la mente e il cuore, l’intelligenza e il sentimento, la fantasia e l’immaginazione… Esse nascono da quel centro che è situato molto più in basso e in profondità rispetto alla nostra testa e alla nostra ragione e si comprendono lasciandole lì risuonare. Proprio le fiabe possono aiutarci ad assimilare più a fondo e a vivere con maggiore verità, quei valori e quei significati universali e senza tempo che sono indispensabili per dare un senso al nostro cammino, per darsi pace e, attraverso questa, donare fiducia e speranza tutt’intorno.
Il tema trasversale di questa raccolta è la saggezza, cioè quella particolare sapienza che nasce dall’esperienza di una vita vissuta e che scaturisce – nella misura in cui siamo disposti a lasciarle spazio – dalle profondità del nostro corpo e del nostro essere e che costituisce quel sogno a cui non dobbiamo mai rinunciare. Si tratta semplicemente di lasciarsi sorprendere dalla verità che abita da sempre dentro ciascuno di noi e lasciarle spazio… ecco, questa è la saggezza… non rinunciare mai ai tuoi sogni!
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MASSIMO DIANA, filosofo, è autore di diversi saggi sulla necessità di un incontro fecondo tra religione, psicologia del profondo e filosofia, nella convinzione che è solo nel crocevia tra questi saperi e linguaggi che è possibile aiutare efficacemente l’uomo nel compito di costruirsi in umanità (tra gli ultimi Le forme della religiosità. Dinamiche e modelli psicologici della maturità religiosa, Edizioni Dehoniane, Bologna 2006; Contaminazioni necessarie. La cura dell’anima tra religioni, psicoterapie e counselling filosofici, Moretti & Vitali, Bergamo 2008). Sull’universo delle fiabe, delle leggende, dei miti, ha già pubblicato presso la Elledici le raccolte: Fiabe per crescere (2005) e Fiabe per amare. Lo sviluppo psichico raccontato attraverso il linguaggio delle fiabe (2007) e anche Incarnazione. Percorsi di umanizzazione. 1. Figure dell’amore, Moretti & Vitali, Bergamo 2009.
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Marco Guzzi
Yoga e preghiera cristiana
Percorsi di liberazione interiore
Paoline 2009, pag. 143, Euro 12
” In un tempo sempre più affannato e accelerato diventa indispensabile ritrovare un baricentro interiore, conquistare spazi di silenzio e di pace, per gestire il mondo delle comunicazioni telematiche.
Per questo si diffondono nei paesi occidentali molteplici esperienze di meditazione e di preghiera, che mettono a confronto la tradizione cristiana con quelle orientali, yogiche e buddistiche in modo preminente, usufruendo anche delle grandi acquisizioni della psicologia del profondo.
Da parte cristiana però assistiamo molte volte o a condanne senza appello delle pratiche orientali, ritenute inassimilabili alla preghiera cristiana, oppure a troppo disinvolte identificazioni e assimilazioni, che confondono esperienze spirituali diverse, perdendo lo specifico “dialogico” della contemplazione cristiana.
Il problema, dal punto di vista cristiano-occidentale, è invece proprio quello di come sia possibile integrare alcune pratiche orientali come strumenti di preparazione alla preghiera cristiana. Questo libro si propone di illustrare concretamente come lo Yoga possa essere integrato nell’esperienza di un credente cristiano, di un occidentale del XXI secolo.”
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Marie Balmary
Il monaco e la psicanalista
In dialogo per una autentica libertà interiore
Paoline 2008, pagg. 170, euro 12
“come poteva una donna, ebrea e psicanalista, affrontare un simile incontro senza provare quella diffidenza che lei stessa si aspettava di suscitare nell’altro?
Nel corso dei secoli, e ancora oggi, la Chiesa si era opposta molte volte a quella libertà di pensiero, di parola, di desiderio, alla quale la psicanalisi può invece portare. Aveva sentito tanti pazienti che, identificandosi con Cristo, rimanevano inchiodati a una croce immaginaria sulla quale soffrivano senza morire.”
“Simon aveva accolto persone psicanalizzate la cui mente era stata fortemente inibita non dalla religione, ma dalla stessa psicanalisi, la cui vita era stata sì liberata dalle briglie, ma che ormai non credevano in nessuna possibilità di affermarsi e temevano qualunque iniziativa. Esseri perduti ai quali era stata prescritta come unica legge il proprio desiderio, privando le loro forze di qualunque sostegno esterno.”
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Marco Guzzi
Per donarsi
Un manuale di guarigione profonda
(Allegato CD con tre meditazioni guidate)
Paoline 2007, pagg.218. Euro 16,00
Fratello, per donarti, per creare
Vita sulla terra, e in abbondanza,
Impara a perdonarti, a perdonare,
Impara a liberare
Il cuore dai suoi pesi, dalle colpe,
A sciogliere dal petto le catene
Dell’odio.
Perdònati,
Fratello, per donarti, perdona
Tuo padre e tua madre, per creare
Vita in abbondanza, assolvi
I tuoi parenti e i tuoi nemici, sii per loro
La grazia
Senza condizioni.
E ti prometto
Che presto fiorirai
Qui sulla terra, e costruirai
Di getto il mondo nuovo
Che palpita già in te,
Figlio dell’uomo.
Viviamo in un tempo bellissimo e tremendo, ma ancora non abbiamo una cultura che sappia esprimerne le immense potenzialità, e trasmettere la forza e l’entusiasmo di un nuovo inizio.
Le culture dominanti sembrano paralizzate, e continuano a produrre soltanto un frenetico falso movimento.
Questo blocco della creatività culturale e politica aumenta e rende insostenibile la fatica dei travolgenti mutamenti in corso.
Ogni persona è lasciata da sola a sopportare un travaglio di portata antropologica.
E così ognuno di noi patisce una condizione sempre più scissa dentro una realtà sociale che maschera e occulta la spaventosa alienazione che produce.
Per ritrovare lo slancio creativo dobbiamo interrogarci in modo del tutto nuovo sulla fonte originaria di questa alienazione. E quindi sui misteri della colpa e del perdono, con i quali ci scontriamo tutti i giorni, qualsiasi sia la nostra fede o non fede.
Questo libro offre un cammino concreto, un vero e proprio manuale, per incominciare a liberarci dalle nostre colpe e dalle nostre paure paralizzanti, e per avviare cosìperdonati per donarci, una rigenerazione profonda della nostra vita e della storia umana sul pianeta terra.
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AA. VV.
Lo Spartiacque
Ciò che nasce e ciò che muore a Occidente
Paoline 2006, pagg.218. Euro 13,00
Amedeo Cencini
Mauro Ceruti
Giuseppe Fornari
Antonio Gentili
Lidia Maggi
Roberto Mancini
Giuliana Martirani
Carlo Molari
Paolo Ricca
Marko Ivan Rupnik
Aldo Natale Terrin
Questo libro parte dal presupposto che la nostra umanità si trovi su un crinale epocale di portata antropologica, su un ponte, attraversato il quale un intero mondo apparterrà al passato, mentre nuovi scenari si apriranno dinanzi ai nostri occhi rinnovati.
Questo passaggio diventa perciò anche uno spartiacque che divide e dividerà sempre più nettamente ciò che muore da ciò che sta nascendo, ciò che non è più utilizzabile (di tutte le storie che in questo punto di svolta vengono a convergere) da ciò che invece appartiene alla eredità della nuova umanità che si sta configurando in ognuno di noi e sul pianeta terra sempre più unificato.
I dieci saggi qui raccolti costituiscono un’ottima mappa per orientarci nel passaggio, per ricominciare a pensare all’altezza della sfida dei tempi, per ritrovare il coraggio del giudizio e della invenzione culturale.
Che cosa è morto e che cosa sta nascendo
nel mondo della politica e nel rapporto tra scienza e religione,
nelle chiese cristiane e nell’economia mondiale,
nelle nuove ricerche di senso e di guarigione
e nel confronto inedito tra le culture e le religioni?
Un grande spartiacque attraversa i nostri tempi,
una cernita, un giudizio universale
attraversato il quale nulla sarà più come prima.
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Maurice Bellet
Il pensiero che ascolta
Come uscire dalla crisi
Paoline 2006, pagg.176. Euro 12,00
Nel vortice di una crisi di portata antropologica, le prospettive dominanti sono quelle del relativismo tecnomercantile, che subordina la vita umana alle leggi dell’economia, e dell’assolutismo neofondamentalistico, che ripropone le vecchie prigionie del passato.
Maurice Bellet ci spinge a pensare molto più in profondità, e a portare la crisi fino in fondo, fino a percepire i limiti di ogni pretesa di possedere la verità.
Al fondo di questa notte, in un silenzio assoluto, l’uomo può diventare ascolto, e recepire una parola inaugurale, una parola d’amore che gli ridà il senso del proprio destino.
In questa esperienza di limite il mistero cristiano ritrova tutta la propria dirompenza di rottura critica di tutte le culture e di emersione di una umanità non più fondata sulla morte.
“Al punto in cui siamo, ho la sensazione che né la religione né la filosofia, così come sono oggi, né tanto meno la psicanalisi, siano capaci di affrontare la distruzione in maniera abbastanza radicale da permettere che l’uomo ne esca vivo”.
“Per quanto mi riguarda, parlo di un altro senso del pensiero, quello dell’ascolto. Per il pensiero è essenziale stare all’ascolto. Significa cogliere “l’estraneo” sotto l’aspetto del dono”.
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Marco Guzzi
La nuova umanità
Un progetto politico e spirituale
Paoline 2005, pagg.226. Euro 12,00
La tesi proposta in questo libro è che il nostro è un tempo straordinariamente propizio, in cui sta emergendo una figura nuova, più matura e più pacifica, di umanità.
In queste ricerche si tenta di precisarne i primi lineamenti, affrontando le problematiche cruciali entro le quali essa sta emergendo: la globalizzazione come sfida non solo economico-politica ma anche <<interiore>>; la necessità di una revisione radicale di tutti i progetti (politici e tecnologici) della modernità occidentale; e infine l’urgenza di un rinnovamento e di una purificazione culturali della fede cristiana, che la rendano idonea ad annunciare e a testimoniare l’evento in atto, e cioè l’unificazione del Genere Umano attraverso la consumazione di tutte le culture della guerra create lungo i millenni della storia.
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AA. VV.
Verso l’essenziale
L’anima e i suoi discorsi
Paoline 2005, pagg.174. Euro 12,00
Vittorio Luigi Castellazzi, psicologo clinico e psicoterapeuta
Salvatore Natoli, filosofo
Paolo De Benedetti, docente di Giudaismo
Giampietro Sono Fazion, scrittore e praticante zen
Luigi Vero Tarca, filosofo
Andrea Schnoeller, frate cappuccino
Gabriele Mandel, scrittore e psicologo
Chiara Zamboni, filosofa
Marco Guzzi, poeta e saggista
Giovanni Margarino, medico
Tornare all’essenziale e ascoltare i discorsi dell’anima significa chiedersi quasi fosse per la prima volta: ma chi sono io? chi è, che spessore d’essenza ha il mio io, questo io che ognuno di noi dice e crede di essere, questo principio libero della nostra azione?
Le parole fondative dell’Ebraismo e dell’Islam, del Buddhismo e del Cristianesimo, dell’Hinduismo e della Grecia classica si intrecciano con i linguaggi contemporanei della psicoanalisi e della medicina, della sociologia e della critica poetica. Questo libro insomma ci dà il senso della straordinaria ricchezza culturale che ereditiamo e che siamo al contempo chiamati a far fruttificare.
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Dennis Gira
La scelta che non esclude
Buddhismo o cristianesimo
Paoline 2004, pagg.165. Euro 12,00
Per la prima volta nella storia dell’umanità le diverse tradizioni religiose della terra incominciano a conoscersi in profondità e a riconoscere il valore delle rispettive credenze. Questo incontro costituisce uno dei fenomeni più rilevanti del “Crocevia” dei tempi che stiamo attraversando. Dennis Gira ci mostra in questo libro come si possa vivere oggi l’identità cristiana aprendola al dialogo con le altre religioni, ed in particolare con il buddhismo. Gira conosce a fondo la Via del Buddha, al cui insegnamento dedica gran parte della sua vita. Ed è proprio da questa conoscenza piena di rispetto e di ammirazione che ci spiega le ragioni della sua scelta cristiana. Il vero dialogo infatti non elimina la scelta, ma anzi ne approfondisce le motivazioni essenziali. Il libro di Gira si offre perciò come un’ottima guida per evitare sia il fondamentalismo delle nuove guerre di religione, sia il facile e astratto sincretismo dell'”unità trascendente” di tutte le religioni.
“Per i buddhisti la vita relazionale è importante, altrimenti buddhisti e cristiani non si ritroverebbero nel loro modo di vivere in società. Ma mi sembra che essa non sia al centro di questa via, come invece accade per il cristianesmo, dove la fraternità e la comunione – in cui la libertà di ognuno resta sempre intatta – sono assolutamente essenziali”.
“nessuno dei termini usati nelle diverse forme del buddhismo per designare l’esperienza definitivamente liberatrice – illuminazione, nirvana, vacuità, buddhità, coscienza immacolata – nessuno dunque implica una comunione di persone all’interno della quale la libertà radicale di ognuna resterebbe irriducibile. Nel buddhismo l’esperienza stessa dell’alterità, e dunque della vita relazionale, sembra relativizzata. E mi riesce difficile non vedere in questo una spaccatura tra la mia più intima esperienza di uomo e la liberazione definitiva che cercano i buddhisti”.
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Anselm Grün
La cura dell’anima
L’esperienza di Dio tra fede e psicologia
Paoline 2004, pagg.187. Euro 12,00
L’anima dell’umanità contemporanea è sempre più malata e si fa perciò sempre più pressante il bisogno di cure adeguate.
Proliferano quindi le psico-terapie nel vuoto lasciato da un cristianesimo in crisi.
Il monaco benedettino Anselm Grün propone in questa ampia intervista autobiografica, il proprio itinerario personale, il proprio tentativo di vivere la fede cristiana incarnandola nella cultura del nostro tempo, facendola dialogare con la psicologia junghiana come con la meditazione zen.
La spiritualità che ne emerge è radicalmente esperienziale, mistica, terapeutica, finalizzata alla cura integrale dell’uomo, e ben radicata sulla terra.
Un cristianesimo vivo, capace di offrire spunti sorprendenti per quel rinnovamento culturale della Chiesa cattolica, avviato con il Concilio Vaticano II, ma ancora in gran parte da sviluppare.
“Per me la pecca più grande della chiesa odierna è quella di non essere evidentemente più per molti il luogo in cui è possibile fare esperienze spirituali ed essere toccati da Dio”.
“Solo chi cerca la vita troverà Dio. E viceversa si può dire che soltanto chi cerca davvero Dio troverà la pienezza della vita”.
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Marco Guzzi
Darsi pace
Un manuale di liberazione interiore
Paoline 2004, pagg.220. Euro 12,00
In un tempo sempre più “insostenibile”, sia dal punto di vista ecologico e politico, che da quello esistenziale e psicologico, darsi pace sta diventando una questione di sopravvivenza. Abbiamo tutti urgente bisogno di darci pace, e di scambiarcela vicendevolmente.
Ma la pace autentica scaturisce solo da un intenso lavoro interiore, da una sorta di rigenerazione o di rinascita. Il libro offre un itinerario concreto, un vero e proprio manuale, che integra i livelli culturale, psicologico, e spirituale di formazione, per favorire l’esperienza personale di quella nuova umanità, veramente capace di darsi pace, che preme per nascere in ciascuno di noi e dare un nuovo inizio al mondo.